martedì 27 febbraio 2018

Colon, disintossicazione e consapevolezza.


Anche se siamo ancora in piena stagione invernale, si inizia  a pensare alla imminente primavera. La bella stagione ci sorprende all’improvviso, e con gli abiti più leggeri e la luce più naturale, ci accorgiamo di esserci trascurati un po’. Non necessariamente ci si trova con qualche chilo di troppo, ma forse poco tonici, con la pancia gonfia o il colorito cutaneo spento, e per questo si pensa di iniziare una dieta disintossicante. Come tendo a precisare in ambulatorio con i miei pazienti, sono fortemente convinta che le “diete” non funzionano.
Con quest’affermazione che lascia sempre tutti abbastanza perplessi intendo dire che una sana ed equilibrata alimentazione protratta del tempo porta a dei giovamenti duraturi e stabili. Da ciò deriva la convinzione che brevi periodi in cui si instaura forzatamente una dieta (dimagrante, disintossicante ecc.) per poi tornare deliberatamente a un’alimentazione distratta, non possono portare a un successo duraturo e visibile. Per il tipo di alimentazione che si mantiene normalmente, l’organo più bersagliato è il colon.
L’intestino è la parte dell’apparato digerente compresa tra il piloro e l’orifizio anale. Il colon è una grossa parte dell’intestino crasso, è lungo circa due metri con una circonferenza di sette centimetri. L’importanza del colon è fondamentale: esso svolge la regolazione immunitaria ed ha la capacità di riconoscere tutte le sostanze nocive che si introducono con gli alimenti( virus, batteri, pesticidi ecc.) attivando le sostanze di protezione per innalzare le difese immunitarie. Un colon infiammato presenta una serie di sintomi che vanno dai crampi al meteorismo, gonfiore addominale, digestione lenta , stitichezza alternata a diarrea ecc.
Una sana alimentazione aiuta a ridurre la sintomatologia.
Per fare ciò, sarebbe bene ridurre tutti i lievitati, evitare pani troppo bianchi e troppo morbidi, pizza, brioche, merendine, birra e tutte le bevande addizionate ad anidride carbonica, light o meno. E’ bene preferire frutta e verdura sotto forma di antipasti o contorni a ogni pasto e tralasciare il consumo di frullati e centrifughe. I primi perché sono preparati inglobando aria, i secondi perché vengono privati delle fibre che servono invece a tenere in ordine il nostro intestino, oltre ad avere un forte potere saziante. Può giovare inoltre aumentare o introdurre il consumo di yogurt e preferire cotture semplici, che siano al vapore, al forno, ai ferri o al cartoccio e ricordare sempre di bere almeno due litri di acqua al giorno oltre a mangiare con assoluta tranquillità e masticare lentamente. In ultimo ma non meno importante, ricordiamo che una constante attività fisica stimola l’intestino a una motilità fisiologica. Da questo noioso elenco di sommaria anatomia e funzione fisiologica si evince l’importanza del discorso iniziale legato alle diete momentanee o stagionali.
La prevenzione per un intestino in ordine andrebbe fatta dall’infanzia abituando i bambini a una conoscenza consapevole del cibo che mangiamo quotidianamente. Non a caso la voracità tipica dei bambini ma anche degli adolescenti, porta a dei malesseri addominali legati non solamente a dei bocconi poco masticati, ma anche a una consistente quantità di aria ingerita. La strada per una consapevolezza alimentare e di benessere non passa dalle ricette di moda nell’ultima stagione e l’uomo non utilizza solo ciò che trova in natura, ma sceglie il proprio cibo e lo trasforma cucinandolo. Il livello culturale di una popolazione rispetto al cibo si raggiunge proprio quando si consuma il cibo perché nonostante possa mangiare di tutto, l’individuo sceglie secondo una serie di valori legati alla salubrità, al fattore economico, al valore simbolico. Ovviamente il consumismo ci vorrebbe meno “acculturati”: ci impone, ci persuade, fa leva sul facile, pronto, immediato, per gustare le cosiddette meraviglie da esso prodotte.
Dovremmo diventare invece tutti più culturalmente elevati in materia di cibo, dovremmo essere noi a scegliere. Allora scegliete, e il vostro colon e il vostro organismo ve ne saranno grati ripagandovi con un eccellente stato di benessere.
Mi auguro sempre che le nonne o mamme che aprono una zuppa pronta su richiesta del loro bambino, siano solo una strategia di marketing promozionali delle aziende. Rispondiamo con una merenda di pane scaldato con olio e tireremo su dei ragazzi sani e consapevoli.
Il cibo è cultura, ricchezza, benessere, memoria.
Si può mangiare nel ristorante stellato migliore del mondo e dimenticarlo. Quello che ognuno di noi ricorderà come cibo della memoria sono le polpette, o il sugo o la torta della mamma, sicuramente non la zuppa in lattina. L’importante è semplificare la spesa, le cotture e le preparazioni dei piatti; usare prodotti di stagione, bere molto, inserire cibi integrali e masticare molto prima di ingoiare. Tutte queste piccole attenzioni al nostro cibo, ci permetteranno di attuare una disintossicazione del nostro organismo a costo zero. Inutile ricorrere a costosi e inutili integratori disintossicanti, perché ne siamo già in possesso fisiologicamente: dobbiamo solo ricordarci di attivarli e portarli avanti nel tempo. Possiamo farlo tutte le volte che mangiamo.
Dott.ssa Paola Bassani 
Medico Chirurgo specializzata in Scienze dell’Alimentazione e Medicina
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