giovedì 9 marzo 2017

Arriva un nuovo esame gastroenterologico: il GastroPanel


Molti di noi soffrono di disturbi generici di stomaco in modo occasionale o cronico.
I sintomi si possono manifestare sotto forma di dolore o fastidio, bruciore di stomaco, sensazione di pesantezza, gonfiore, nausea o vomito. A volte perfino condizioni gravi, che richiedono attenzione medica, sono asintomatiche il che rende ancora più importante assicurarsi di ottenere informazioni accurate sullo stato del vostro stomaco.
Il GastroPanel è un esame del sangue indolore, che fornisce informazioni sullo stato della mucosa gastrica, sulla possibile presenza di infezione da Helicobacter pylori o sull’assenza di acido, condizione nota anche come acloridria. Il test può anche valutare il rischio di andare incontro a carenza di vitamina B12 o di micronutrienti.
Un risultato normale del test indica che il vostro stomaco è sano, il che suggerisce che i disturbi gastrici potrebbero essere funzionali o dipendere da altre cause.
Nel test GastroPanel, vengono determinate, in un campione di sangue, le concentrazioni di quattro marcatori biologici: il pepsinogeno I (PGI), il pepsinogeno II (PGII), la gastrina-17b (G17b) e gli anticorpi anti-Helicobacter pylori.
Il pepsinogeno I (PGI), il pepsinogeno II (PGII) e la gastrina-17b (G17b) sono secreti dalle cellule della mucosa gastrica.

Pepsinogeno I (PGI)

I livelli di concentrazione del pepsinogeno I nel sangue riflettono la struttura e la funzione della mucosa del corpo gastrico (corpus).
L’infezione da Helicobacter pylori o la presenza di malattie autoimmuni possono causare atrofia della mucosa del corpo gastrico (gastrite atrofica del corpo) da moderata a grave, con conseguente diminuzione nel sangue dei  livelli   del  pepsinogeno I (inferiori a 30 μg/l) e lo sviluppo di acloridia o di ipoacidità.
Al contrario, se il paziente ha un’infiammazione della mucosa del corpo dello stomaco, ma non un’atrofia (gastrite del corpo), la concentrazione nel sangue  di pepsinogeno I  tende, in una certa misura, ad aumentare.

Pepsinogeno II (PGII)

I livelli di concentrazione nel sangue del pepsinogeno II  riflettono la struttura e la funzione della mucosa dell’intero stomaco.
La sua concentrazione nel sangue aumenta in caso di infiammazione della mucosa dello stomaco (gastrite). L’infiammazione, nella maggior parte dei casi, è  dovuta ad una infezione da Helicobacter pylori,  mentre a volte può dipendere da altri fattori, come ad esempio dall’assunzione di alcuni farmaci, da infezioni virali, batteriche e parassitarie, dal  reflusso biliare (reflusso di acidi biliari dall’intestino allo stomaco), dal consumo eccesivo di spezie o bevande alcoliche. Valori superiori a 15μg/l si riferiscono spesso ad una condizione infiammatoria.
Vista la diversa localizzazione delle cellule che producono i due pepsinogeni, il rapporto tra PGI e PGII permette di stabilire la zona dello stomaco affetta dalla patologia.

Gastrina-17 Basale (G-17b)

I livelli di gastrina-17 nel sangue riflettono la struttura e la funzione della mucosa dell’antro dello stomaco. Bassi livelli di gastrina-17 possono indicare sia atrofia della mucosa dell’antro sia un aumento della secrezione di acido cloridrico.
Se il livello di concentrazione nel sangue della Gastrina 17 è superiore a 7 pmol/l , generalmente questo dato correla con una diminuzione della secrezione di acido cloridrico, mentre concentrazioni di Gastrina 17 superiori a 20 pmol/l identificano o una situazione di acloridia oppure  uno stato infiammatorio della mucosa.

Anticorpi IgG anti Helicobacter pylori

Helicobacter pylori colonizza la mucosa dello stomaco di individui infetti. L’infezione viene contratta generalmente durante l’infanzia, e diventa cronica in assenza di trattamento. L’infezione è molto frequente nelle persone anziane, ed aumenta il rischio di sviluppare ulcere duodenali o gastriche. In alcuni pazienti, l’infezione da Helicobacter pylori provoca atrofia della mucosa gastrica e disfunzione (gastrite atrofica).
La gastrite atrofica è generalmente asintomatica e determina una condizione di acloridia che consente ai microbi orali di vivere nello stomaco e di produrre acetaldeide cancerogena ogni qualvolta si assumono zuccheri ed alcol.
Sebbene l’infezione da Helicobacter pylori sia curabile, uno stomaco acloridrico invece recupera raramente, e questo comporta un rischio significativo nello sviluppare il cancro dello stomaco e dell’esofago.
Uno stomaco acloridrico determina il malassorbimento di vitamina B12, di ferro, magnesio, calcio, zinco e di alcuni farmaci. La carenza di calcio  provoca osteoporosi e la carenza di vitamina B12 può causare anemia, demenza, depressione e danni al sistema nervoso periferico.
GastroPanel è quindi un test che permette, con un prelievo ematico, di dare al clinico informazioni importanti per il paziente con patologia gastrica, consigliando l’evoluzione delle pratiche diagnostiche soprattutto per l’esecuzione appropriata di una gastroscopia.
Il GastroPanel può essere utilizzato per:
  • Identificare i pazienti con mucosa gastrica sana
  • Identificare i pazienti che richiedono una  gastroscopia
  • Identificare I pazienti con acloridria e ipocloridria
  • Diagnosticare l’infezione da H.pylori
  • Diagnosticare la gastrite atrofica
Il GastroPanel mette in evidenza i seguenti rischi:
  • Carenza di Vitamina B12 e di micronutrienti
  • Ulcera peptica e duodenale
  • Cancro gastrico
 Il GastroPanel fornisce indicazioni per ulteriori esami:
  • Gastroscopia e biopsia
  • Trattamento per l’eradicazione di Helicobacter pylori
  • Ulteriori indagini per valutare il malassorbimento o l’anemia
I benefici del test GastroPanel:
  • Semplice esame del sangue
  • Nessun rischio per il paziente
  • Indirizza verso l’esame gastroscopico i pazienti che ne necessitano
  • Riduce i trattamenti invasivi, con i relativi problemi
  • Alta sensibilità e specificità
  • Facile interpretazione dei risultati
  • Promuove lo screening dei pazienti a rischio
  • Promuove la medicina preventiva
Presso lo Studio Diagnostico Pantheon è possibile eseguire il GastroPanel.

Preparazione Esame:

Il prelievo va eseguito A DIGIUNO (da circa 10 ore) in quanto i fenomeni digestivi possono alterare i valori omeostatici dei pazienti. È opportuno segnalare ed indicare eventuali terapie farmacologiche in atto.
A cura della Dott.ssa Daniela Mottola

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