martedì 28 marzo 2017

Arriva una nuova sezione sul nostro sito internet: Intolleranze Alimentari



Le intolleranze alimentari sono un disturbo che colpisce circa il 2-3% degli italiani: per tutte queste persone sedersi a tavola potrebbe non essere proprio un piacere, visto che alcuni alimenti, spesso molto comuni, sono causa di reazioni negative da parte dell’organismo.
Anche tra i cibi quotidiani, in apparenza graditi e innocui, si possono nascondere alimenti verso i quali il nostro corpo ha sviluppato le cosiddette intolleranze alimentari: si tratta di reazioni dose dipendenti (proporzionali alla quantità di alimento introdotto), i cui sintomi sono legati all’accumulo di sostanze non tollerate dall’organismo e che compaiono con un certo ritardo rispetto all’assunzione del cibo, per questo non è possibile collegare in modo automatico cause ed effetti.
Per quanto riguarda i sintomi, i più comuni si presentano sia a livello gastrointestinale: colite, (gonfiori addominali, diarrea, stipsi, aerofagia, flatulenza), gastrite (difficoltà digestive, eruttazioni, bruciori, reflussi acidi), che a livello extra intestinale: pelle (acne, dermatiti, eczemi, pruriti), apparato respiratorio (raffreddori, faringiti, otiti, bronchiti), apparato genito-urinario (cistiti, vaginiti), sistema nervoso (cefalee, emicranie), sistema osteoarticolare-muscolare (dolori articolari e muscolari), metabolico (obesità, cellulite), ecc.

Presso il nostro centro è possibile effettuare: 

  • Intolleranze alimentari per 108 alimenti
  • Intolleranze alimentari per 216 alimenti
Il test, effettuato mediante la metodica ELISA, permette di individuare quali siano le proteine alimentari contro le quali l’organismo ha reazioni avverse.
Per maggiori informazioni, visitate la nostra sezione dedicata sul sito. Troverete l'elenco completo delle analisi che effettuiamo. 

oppure contattateci allo06/6873953 - 06/6864609 - 800901176 informazioni@pantheonmed.it 


Campagna Prevenzione Pantheon 2017 - Prevenzione Urologica: intervista al Dott. GianMaria Busetto

Il Dott. GianMaria Busetto, specializzato in urologia, ha aderito alla Campagna di Prevenzione Pantheon avviata il 1° gennaio. Nell’intervista ci spiega l’importanza della prevenzione, della diagnosi precoce e di tutti i metodi invasivi e non invasivi per ottenere una diagnosi completa.



Scopri i nostri Check up di Prevenzione studiati apposta per voi:

http://studiodiagnosticopantheon.it/campagna-prevenzione-2017/check-up-urologico/

Per qualsiasi informazione, non esitate a contattarci
06/6873953 - 06/6864609 - 800901176 
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www.studiodiagnosticopantheon.it

giovedì 23 marzo 2017

Test Prenatale: nuovi test eseguibili presso lo Studio Diagnostico Pantheon

Lo Studio Diagnostico Pantheon, ha attivato una nuova sezione sul sito internet dedicata ai nuovi Test Prenatale disponibili presso lo studio.


Il Test prenatale non invasivo

Vera Prenatal Test individua le principali anomalie cromosomiche fetali con un semplice prelievo di sangue materno.
Il Vera Prenatal Test permette l’analisi del DNA fetale presente nel sangue materno, riuscendo a valutare la presenza di aneuploidie fetali comuni in gravidanza, quali la Sindrome di Down (Trisomia 21), la Sindrome di Edwards (Trisomia18), la Sindrome di Patau (Trisomia 13) e le aneuploidie dei cromosomi sessuali (Sindrome di Turner, Sindrome di Klinefelter, Sindrome di Jacobs, Sindrome della tripla X ecc.).
Il test prevede anche l’opzione di un approfondimento diagnostico di secondo livello, che consente di individuare la presenza nel feto di alterazioni cromosomiche strutturali ed alcune comuni sindromi da microdelezione/microduplicazione.
I test disponibili sono:
  • VERA PRENATAL TEST –  rileva le Aneuploidie a carico dei cromosomi 21, 18, 13 e dei cromosomi sessuali (X e Y) e comprende anche la determinazione del sesso (opzionale).

  • VERA PRENATAL TEST + PANNELLO DI MICRODELEZIONI –  rileva le Aneuploidie a carico dei cromosomi 21,18, 13 le aneuploidie dei cromosomi sessuali (X e Y), comprende anche la determinazione del sesso (opzionale) e inoltre permette di rilevare 6 tra le più comuni sindromi da microdelezione:

    Sindrome di Di George (delezione 22q11.2),
    Sindrome di Cri-du-chat (delezione 5p),
    Sindrome di Angelman (delezione 15q11.2),
    Sindrome da delezione 1p36,
    Sindrome di Wolf-Hirschorn (delezione 4p),
    Sindrome di Prader-Willi (delezione 15q11.2).
  • VERA PRENATAL TEST PLUS –  test di screening prenatale non invasivo (NIPT) tecnologicamente più avanzato tra quelli in commercio, che rileva tutte le aneuploidie e le alterazioni cromosomiche strutturali (duplicazioni e delezioni segmentali) a carico di ogni cromosoma del cariotipo fetale.

  • VERA PRENATAL TEST PLUS + PANNELLO DI MICRODELEZIONI –  consente di rilevare le aneuploidie e le alterazioni cromosomiche strutturali del feto a carico di ogni cromosoma e 6 tra le più comuni sindromi da microdelezione.



IL VERA PRENATAL TEST + PLUS + PANNELLO DI MICRODELEZIONI RIESCE PERTANTO A RILEVARE IL 99,1% DELLE ANOMALIE CROMOSOMICHE FETALI RISCONTRATE ALLA NASCITA.
L’altissimo grado di affidabilità riduce sensibilmente la possibilità di essere inutilmente sottoposte a rischio di indagini diagnostiche invasive (Amniocentesi o Villocentesi).
I risultati del Vera Prenatal Test sono disponibili entro pochi giorni dalla data del prelievo e saranno chiari e comprensibili.

Modalità di esecuzione del Vera Prenatal Test:

Il test viene eseguito mediante un semplice prelievo di sangue della gestante senza comportare alcun rischio per la salute del feto. Tale prelievo può essere eseguito a partire dalla decima settimana di gestazione.

Indicazioni:

  • Gravidanze in cui è controindicata la diagnosi prenatale invasiva (es. rischio di aborto spontaneo.)
  • Gravide che non intendono eseguire test invasivi (Amniocentesi o Villocentesi.)
  • Positività ai test di screening del primo o secondo trimestre
  • Quadro ecografico di anomalie fetali suggestive di aneuploidia
  • Anamnesi personale/familiare positiva per anomalie cromosomiche

Differenza con altri test prenatali:

il Vera Prenatal test, che si avvale della tecnologia Illumina, ha una bassissima percentuale (0.1%) di test con risultato non ottimale.


Differenza con altri test prenatali non invasivi:

Il Vera Prenatal Test è un esame diverso dalle indagini di screening del primo e secondo trimestre. Questi ultimi sono test statistici indiretti che si basano su valutazioni di rischio a priori (età della paziente, riscontri ecografici sul feto e/o
indagini biochimiche sul sangue materno). L’insieme di questi dati produce una percentuale di rischio di aneuploidia fetale.
Il Vera Prenatal Test, invece, è un’analisi diretta del DNA fetale circolante. Misura con grande accuratezza la quantità relativa di DNA per rilevare l’eventuale presenza di aneuploidie fetali.
I test di Screening del primo trimestre, a differenza del test prenatale su sangue materno, hanno una percentuale di falsi positivi del 5% e non rilevano il 5-15% dei casi di Trisomia 21 (falsi negativi).
Con il Vera Prenatal Test, grazie alla bassa incidenza di falsi positivi e negativi, si riduce significativamente il rischio che una gestante venga indirizzata a sottoporsi ad un approfondimento diagnostico invasivo non necessario.


Il test si effettua su appuntamento. Prima del test, offriamo la possibilità di ricevere una consulenza gratuita con un genetista che vi indicherà quale test è più adatto alle vostre esigenze. Il giorno stesso del prelievo, verrà fornita una consulenza con un esperto di Diagnosi Prenatale. 

PRENOTA IL TUO TEST. 
CONTATTACI ALLO 06/6873953 - 06/6864609 - 800/901176
OPPURE PER E-MAIL - informazioni@pantheonmed.it 

Visita il nostro sito: http://studiodiagnosticopantheon.it/servizi/vera-prenatal-test/


martedì 14 marzo 2017

Campagna di Prevenzione Pantheon 2017: intervista alla ginecologa Dott.ssa Alessandra Felici

La Dott.ssa Alessandra Felici, specializzata in ginecologia, ha aderito alla Campagna di Prevenzione Pantheon avviata il 1° gennaio. Nel video ci parla dell’importanza della Prevenzione e della diagnosi precoce e ci spiega i Check up di prevenzione ginecologica ideati presso il nostro centro.


giovedì 9 marzo 2017

Arriva un nuovo esame gastroenterologico: il GastroPanel


Molti di noi soffrono di disturbi generici di stomaco in modo occasionale o cronico.
I sintomi si possono manifestare sotto forma di dolore o fastidio, bruciore di stomaco, sensazione di pesantezza, gonfiore, nausea o vomito. A volte perfino condizioni gravi, che richiedono attenzione medica, sono asintomatiche il che rende ancora più importante assicurarsi di ottenere informazioni accurate sullo stato del vostro stomaco.
Il GastroPanel è un esame del sangue indolore, che fornisce informazioni sullo stato della mucosa gastrica, sulla possibile presenza di infezione da Helicobacter pylori o sull’assenza di acido, condizione nota anche come acloridria. Il test può anche valutare il rischio di andare incontro a carenza di vitamina B12 o di micronutrienti.
Un risultato normale del test indica che il vostro stomaco è sano, il che suggerisce che i disturbi gastrici potrebbero essere funzionali o dipendere da altre cause.
Nel test GastroPanel, vengono determinate, in un campione di sangue, le concentrazioni di quattro marcatori biologici: il pepsinogeno I (PGI), il pepsinogeno II (PGII), la gastrina-17b (G17b) e gli anticorpi anti-Helicobacter pylori.
Il pepsinogeno I (PGI), il pepsinogeno II (PGII) e la gastrina-17b (G17b) sono secreti dalle cellule della mucosa gastrica.

Pepsinogeno I (PGI)

I livelli di concentrazione del pepsinogeno I nel sangue riflettono la struttura e la funzione della mucosa del corpo gastrico (corpus).
L’infezione da Helicobacter pylori o la presenza di malattie autoimmuni possono causare atrofia della mucosa del corpo gastrico (gastrite atrofica del corpo) da moderata a grave, con conseguente diminuzione nel sangue dei  livelli   del  pepsinogeno I (inferiori a 30 μg/l) e lo sviluppo di acloridia o di ipoacidità.
Al contrario, se il paziente ha un’infiammazione della mucosa del corpo dello stomaco, ma non un’atrofia (gastrite del corpo), la concentrazione nel sangue  di pepsinogeno I  tende, in una certa misura, ad aumentare.

Pepsinogeno II (PGII)

I livelli di concentrazione nel sangue del pepsinogeno II  riflettono la struttura e la funzione della mucosa dell’intero stomaco.
La sua concentrazione nel sangue aumenta in caso di infiammazione della mucosa dello stomaco (gastrite). L’infiammazione, nella maggior parte dei casi, è  dovuta ad una infezione da Helicobacter pylori,  mentre a volte può dipendere da altri fattori, come ad esempio dall’assunzione di alcuni farmaci, da infezioni virali, batteriche e parassitarie, dal  reflusso biliare (reflusso di acidi biliari dall’intestino allo stomaco), dal consumo eccesivo di spezie o bevande alcoliche. Valori superiori a 15μg/l si riferiscono spesso ad una condizione infiammatoria.
Vista la diversa localizzazione delle cellule che producono i due pepsinogeni, il rapporto tra PGI e PGII permette di stabilire la zona dello stomaco affetta dalla patologia.

Gastrina-17 Basale (G-17b)

I livelli di gastrina-17 nel sangue riflettono la struttura e la funzione della mucosa dell’antro dello stomaco. Bassi livelli di gastrina-17 possono indicare sia atrofia della mucosa dell’antro sia un aumento della secrezione di acido cloridrico.
Se il livello di concentrazione nel sangue della Gastrina 17 è superiore a 7 pmol/l , generalmente questo dato correla con una diminuzione della secrezione di acido cloridrico, mentre concentrazioni di Gastrina 17 superiori a 20 pmol/l identificano o una situazione di acloridia oppure  uno stato infiammatorio della mucosa.

Anticorpi IgG anti Helicobacter pylori

Helicobacter pylori colonizza la mucosa dello stomaco di individui infetti. L’infezione viene contratta generalmente durante l’infanzia, e diventa cronica in assenza di trattamento. L’infezione è molto frequente nelle persone anziane, ed aumenta il rischio di sviluppare ulcere duodenali o gastriche. In alcuni pazienti, l’infezione da Helicobacter pylori provoca atrofia della mucosa gastrica e disfunzione (gastrite atrofica).
La gastrite atrofica è generalmente asintomatica e determina una condizione di acloridia che consente ai microbi orali di vivere nello stomaco e di produrre acetaldeide cancerogena ogni qualvolta si assumono zuccheri ed alcol.
Sebbene l’infezione da Helicobacter pylori sia curabile, uno stomaco acloridrico invece recupera raramente, e questo comporta un rischio significativo nello sviluppare il cancro dello stomaco e dell’esofago.
Uno stomaco acloridrico determina il malassorbimento di vitamina B12, di ferro, magnesio, calcio, zinco e di alcuni farmaci. La carenza di calcio  provoca osteoporosi e la carenza di vitamina B12 può causare anemia, demenza, depressione e danni al sistema nervoso periferico.
GastroPanel è quindi un test che permette, con un prelievo ematico, di dare al clinico informazioni importanti per il paziente con patologia gastrica, consigliando l’evoluzione delle pratiche diagnostiche soprattutto per l’esecuzione appropriata di una gastroscopia.
Il GastroPanel può essere utilizzato per:
  • Identificare i pazienti con mucosa gastrica sana
  • Identificare i pazienti che richiedono una  gastroscopia
  • Identificare I pazienti con acloridria e ipocloridria
  • Diagnosticare l’infezione da H.pylori
  • Diagnosticare la gastrite atrofica
Il GastroPanel mette in evidenza i seguenti rischi:
  • Carenza di Vitamina B12 e di micronutrienti
  • Ulcera peptica e duodenale
  • Cancro gastrico
 Il GastroPanel fornisce indicazioni per ulteriori esami:
  • Gastroscopia e biopsia
  • Trattamento per l’eradicazione di Helicobacter pylori
  • Ulteriori indagini per valutare il malassorbimento o l’anemia
I benefici del test GastroPanel:
  • Semplice esame del sangue
  • Nessun rischio per il paziente
  • Indirizza verso l’esame gastroscopico i pazienti che ne necessitano
  • Riduce i trattamenti invasivi, con i relativi problemi
  • Alta sensibilità e specificità
  • Facile interpretazione dei risultati
  • Promuove lo screening dei pazienti a rischio
  • Promuove la medicina preventiva
Presso lo Studio Diagnostico Pantheon è possibile eseguire il GastroPanel.

Preparazione Esame:

Il prelievo va eseguito A DIGIUNO (da circa 10 ore) in quanto i fenomeni digestivi possono alterare i valori omeostatici dei pazienti. È opportuno segnalare ed indicare eventuali terapie farmacologiche in atto.
A cura della Dott.ssa Daniela Mottola

lunedì 6 marzo 2017

Sensibilità al glutine: intervista al Gastroenterologo Cesare Efrati

Il Dott. Cesare Efrati, specializzato in Gastroenterologia e Endoscopia digestiva, ci parla della Sensibilità al Glutine, dei sintomi ad essa correlati e degli esami di cui potremmo servirci per individuarla.